Tanta partecipazione di cittadini in occasione della cerimonia del 4 novembre che si è svolta questa mattina in Piazza dello Statuto, preceduta da tre distinti cortei che hanno omaggiato lapidi e monumenti ai caduti di tutto il territorio.
Alla presenza del Commissario Giuseppe Priolo, delle Autorità civili, militari e religiose, di rappresentanti degli opposti schieramenti politici, nonché di numerose Associazioni Combattentistiche e d’Arma, è stata deposta la corona d’alloro al monumento e sono stati ricordati i momenti salienti che hanno preceduto la fine della Grande Guerra portando all’unificazione dell’Italia. Una commemorazione con intenti celebrativi, ma anche con una forte connotazione storico-culturale per mantenere viva verso le nuove generazioni una coscienza collettiva sulle radici e sull’identità nazionale. Non a caso erano presenti due classi dell’Istitituto Don Lazzeri – Stagi, la prima geometri-agrario e la seconda geometri.
“Una commemorazione – ha affermato nel suo intervento il Commissario Priolo – che si arricchisce sempre di nuovi contenuti: viviamo un periodo di profondi mutamenti, di straordinarie trasformazioni, in cui molte delle conquiste ottenute hanno necessità di essere riaffermate con veemenza. La minaccia di regressioni e progetti di divisione ed involuzione è sempre attuale, soprattutto quanto si trattano con superficialità temi che sono invece alla base della pacifica convivenza, quando non si riconosce il dialogo, il confronto, la solidarietà”.
Tale rievocazione, si è detto, rappresenta anche un’opportunità per ripercorrere le storie di coraggio di tanti uomini e tante donne, che hanno reso possibile la nascita della nostra Nazione. 
Un sentito omaggio è stato rivolto alle Forze Armate impegnate sul territorio nazionale e in numerose missioni all’estero.

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